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Il Passato non torna, ma la Memoria sì. L’autobiografia è la vita di una persona scritta dalla stessa. Confessioni, memorie e ricordi sono modi di chiamare uno scritto, dove però l’autore (in questo caso l’autrice) non fa da protagonista assoluta ma si tira un po’ in disparte per concedere maggior spazio alla descrizione di avvenimenti del suo tempo, spesso abbellendo (in questo caso anche cambiando, mentendo) e romanzando alla quanto la nuda verità. Questo racconto è tratto da una storia vera, la vita di una bimba, di ragazza, di donna e di madre. La verità è mescolata al romanzo. Molte le persone descritte anche se con nomi diversi sono reali ed ancora esistenti, coloro che potrebbero leggere questo scritto si riconoscerebbero ma in fondo queste righe sono uno sfogo di un’anima che per anni non ha potuto fare uscire del tutto il suo malcontento interiore. Negli anni passati non si parlava di psicoanalisi (o di altri sostituti), la quale riusciva a liberarti dai propri trascorsi, ecco allora che la protagonista tenta di farlo da sola dicendo tutte, o quasi tutte, le sue verità. Tamara è il nome che le piaceva (se poteva sceglierlo) ma che in seguito avrebbe dato ad una figlia se mai l’avesse avuta; sì la bimba è nata solo che poi non si era ricordata il nome. Sarà con questo nome che racconterà la sua storia. O.M.R. |