PAPA’ ANGELO
La vita di papà Angelo, un ragazzo del 1899, non era stata di certo facile. Secondo di quattro figli, alla tenera età di sette anni fu mandato a lavorare nei campi di proprietari terrieri. Di famiglia poverissima a malapena avevano di che mangiare ed erano costretti a mandare i bambini a lavorare molto presto; egli aveva fatto solo pochi mesi di scuola, sapeva a malapena scrivere, ma nel 1906 era più necessario il vivere dell’apprendimento scolastico.
Il suo lavoro consisteva nel far pascolare le mucche e veniva retribuito con due lire settimanali (Tamara non ricordava più quanto prendeva realmente il padre, nonostante lo ripetesse più volte, comunque pochissime lire).
A diciassette anni fu chiamato al fronte a combattere per la Patria: era iniziata la Prima Guerra Mondiale. I ragazzi del 1899 partirono in molti, pochissimi tornarono, quelli che non morirono sotto i bombardamenti lasciarono la loro giovane vita nei campi di concentramento; egli fu fatto prigioniero dopo otto mesi e mandato a Mathausen in Germania.
L’uomo non aveva mai raccontato molto dei suoi due anni di prigionia, ma ...
Il suo lavoro consisteva nel far pascolare le mucche e veniva retribuito con due lire settimanali (Tamara non ricordava più quanto prendeva realmente il padre, nonostante lo ripetesse più volte, comunque pochissime lire).
A diciassette anni fu chiamato al fronte a combattere per la Patria: era iniziata la Prima Guerra Mondiale. I ragazzi del 1899 partirono in molti, pochissimi tornarono, quelli che non morirono sotto i bombardamenti lasciarono la loro giovane vita nei campi di concentramento; egli fu fatto prigioniero dopo otto mesi e mandato a Mathausen in Germania.
L’uomo non aveva mai raccontato molto dei suoi due anni di prigionia, ma ...
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